In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, segnaliamo un breve e interessante manuale sul linguaggio di genere dal titolo “Donne, grammatica e media“.
Si tratta di una guida pratica sull’uso del femminile per le varie professioni e cariche dello stato, con tanto di vocabolario finale. Si legge tutto d’un fiato, perché è scritto in modo brillante sin dalla presentazione di Alessandra Mancuso, giornalista e presidente della rete Gi.U.Li.A. (Giornaliste indipendenti, unite, libere e autonome), per continuare con la prefazione di Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca. Entrambe spiegano sapientemente lo scopo della guida, che è quello di fare del giornalismo un mezzo di diffusione culturale tramite l’uso corretto e aggiornato della lingua italiana.
E così, incuriositi e confortati nel ritrovare uno dei capisaldi del giornalismo in questi tempi di scompiglio per la stampa, si arriva all’introduzione di Maria Teresa Manuelli, che entra più nel merito del ruolo del linguaggio e della sua importanza per descrivere i cambiamenti in corso che riguardano la vita delle donne nella società.
L’autrice del libro è Cecilia Robustelli, un’autorità in questo campo, che guida la lettrice o il lettore attraverso le vicissitudini di questi termini declinati al femminile con dovizia di esempi per chiarire bene perché non venivano usati, quando hanno cominciato a essere utilizzati e perché dobbiamo ampliarne l’impiego soprattutto ora. Il libro risale al giugno 2014, ma è straordinariamente attuale e la sua trattazione completa: grammatica, sintassi e “proposte operative”.
Al temine un’intervista a Sergio Lepri che rivela gli aspetti più profondi del giornalismo come strumento di crescita per la società.
Il libro è disponibile gratuitamente a questo link