di Gabriella Suzanne Vanzan
La 26esima edizione dell’evento annuale della DG SCIC (Direzione Generale Interpretazione della Commissione europea), SCIC-Universities conference, si è svolta a Bruxelles il 17 e 18 novembre 2022. Ogni anno questo evento riunisce circa 180 ospiti provenienti da oltre quaranta università partner nei Paesi membri dell’UE, nei Paesi candidati e nei Paesi extra-UE, nonché da varie organizzazioni internazionali e istituzioni dell’UE. Si è trattato del primo evento in presenza dopo la pandemia, al quale sono stata invitata a rappresentare il direttivo di FIT Europe, in seno al quale mi occupo di tematiche legate all’interpretazione, oltre ad essere professore a contratto presso un’università italiana. L’evento è stato aperto ad un pubblico più ampio grazie al servizio di streaming della Commissione europea.
Dopo il discorso di apertura del Commissario Johannes Hahn, il conferimento del Young Interpreters Award a promettenti aspiranti interpreti, l’introduzione di Genoveva Ruiz-Calavera, Direttore Generale della DG SCIC e i contributi del Direttore Generale della DG LINC (Direzione Generale Logistica e Interpretazione di Conferenza del Parlamento europeo) e del Direttore della Direzione dell’Interpretazione della Corte di Giustizia europea, il programma è stato un susseguirsi di presentazioni interessanti e avvincenti. I temi trattati: tecnologie all’avanguardia per conferenze in modalità ibrida e remota, nuove competenze, sfide e aspettative per la professione, nuovi requisiti per la formazione dei futuri interpreti, nuovi test di accreditamento per interpreti freelance, nuove richieste del mercato e importanza della qualità audio.
Dopo le presentazioni sono state organizzate due sessioni partecipate parallele: ciascuna suddivisa in tre workshop rispettivamente in inglese, francese e tedesco. Una sessione si è svolta nella sede dell’evento e ha affrontato la nuova realtà e il nuovo profilo professionale degli interpreti, coinvolgendo istituzioni europee e università; l’altra si è svolta online con gli studenti, allo scopo di raccogliere le esigenze, le richieste e le osservazioni dei futuri interpreti. È interessante notare che entrambe le sessioni sono giunte più o meno alle stesse conclusioni (per maggiori informazioni, visitare il sito https://ec.europa.eu/newsroom/scicinfo/items/768123/en).
Qui di seguito, in breve, le principali conclusioni dell’evento:
– anche nel mondo post covid c’è una grande richiesta di multilinguismo e interpretazione. Anzi, l’interpretazione è diventata ancora più importante dopo la pandemia;
– l’interpretazione continuerà ad esistere, è il modo in cui si tengono riunioni, eventi e conferenze che è cambiato;
– gli eventi stanno diventando sempre più ibridi e le nuove tecnologie per gli eventi ibridi e remoti presuppongono nuove competenze e maggiore flessibilità da parte degli interpreti;
– gli eventi ibridi e remoti richiedono anche il rispetto del ‘codice di condotta’ (vedere l’immagine) da parte dei relatori che intervengono in modalità remota! Ciò significa che i relatori devono utilizzare connessioni e attrezzature adeguate al fine di garantire non solo che il loro messaggio possa essere veicolato in altre lingue, ma soprattutto la sicurezza e la salute degli interpreti.
– l’UE ha fissato obiettivi chiari in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e le tre Direzioni mirano a dare l’esempio a tutto il settore!